TENNIS: PERCHé (CI) PIACE COSì TANTO?

Quando ero ragazzina, la sera dopo cena amavo particolarmente giocare a tennis con mio fratello nel cortile di casa. Montavamo una rete improvvisata, usavamo racchette probabilmente recuperate chissà dove, ma trascorrevamo ore a palleggiare e a tenere i punti. Erano gli anni ’90, l’epoca in cui André Agassi era il re indiscusso di questo sport e delle tante ragazzine che come me, avendo sviluppato per lui una sorta di adorazione, ne seguivano estasiate le gesta. Non solo l’indiscusso talento, ma anche il ciuffo biondo (spettinato e mechato), le fasce di spugna rigorosamente fluo (per contenere chioma e sudore), l’abbigliamento colorato che indossava durante i match (e che noi copiavamo per andare a scuola o uscire con gli amici), hanno contribuito a fare di Agassi la “rockstar della racchetta”. Probabilmente, nascoste in qualche scatola in cantina, ho ancora le “sue” scarpe Nike, quelle con il baffo rosa che all’epoca erano un must-have e che ora si possono trovare a prezzi esorbitanti. Insomma, spesso a sdoganare sport un po' di nicchia rendendoli popolari non sono solo le gesta, il talento e i risultati raggiunti, ma anche il carisma di quegli stessi protagonisti che scendono in campo.

Game, set, match

Ai giorni nostri sono stati i trionfi di Jannik Sinner - numero 2 del ranking ATP - a riaccendere l’entusiasmo verso il tennis facendo (ri)avvicinare tantissimi giovani e appassionati a questo sport. Qualche anno prima ci ha pensato Matteo Berrettini, che per un lungo periodo ha infiammato i campi di terra battuta. Secondo la Federazione italiana tennis e padel, lo scorso anno il numero di tesserati è passato da 129mila nel 2021 a 660mila, ma all’inizio del 2024 le stime indicavano oltre 700mila iscritti. Anche il numero degli amatori è considerevolmente aumentato, passando da circa 1,3 milioni nel 2021 a 4,5 milioni nel 2023, mentre i maestri sono saliti da 1700 a 12mila. Numeri destinati a crescere, anche in considerazione del successo che sta riscuotendo Challengers il nuovo film diretto da Luca Guadagnino, ora nelle sale. Protagonista, la star di Euphoria Zendaya, che veste i panni di una ex prodigio del tennis diventata allenatrice e che prepara il marito (interpretato da Mike Faist) fino a farlo diventare il campione di un torneo Grande Slam. Nel film non mancano intrecci amorosi e risvolti hot che nulla hanno a che vedere con il gioco del tennis, ma che inevitabilmente contribuiscono a puntare i riflettori su questo sport estremamente benefico per la salute.

Elisir di lunga vita

Come riportato da AGI, chi pratica il tennis ha un'aspettativa di vita di quasi dieci anni maggiore rispetto a chi conduce una vita sedentaria. La conferma arriva anche dal Copenaghen City Heart Study, che ha analizzato un campione di 20mila persone fra i 20 e i 93 anni in uno studio durato ben 25 anni. In base ai risultati ottenuti, rispetto a chi conduce una vita sedentaria, l'aumento dell'aspettativa di vita per i diversi sport vede il tennis sul gradino più alto del podio con +9,7 anni seguito da badminton +6,2, calcio +4,7, ciclismo +3,7, nuoto +3,4 e jogging +3,2. Secondo i ricercatori del Copenaghen City Heart Study il tennis, ma anche lo sport in generale, non solo allunga la vita, ma ne migliora la qualità. Questo sport contribuisce a prevenire le malattie metaboliche come il diabete e, grazie alle relazioni sociale instaurate con la pratica, sollecita le funzioni cognitive. “Il tennis attesta una preziosa valenza rispetto ad altri sport, in termini di longevità, aiuta a prevenire l'insorgenza di malattie cardiovascolari e metaboliche. Ha una funzione di riduzione della pressione arteriosa ed è la medicina migliore per il diabete. Inoltre, questo sport consente di mantenere le relazioni sociali e allontanare il rischio di isolamento, a sostegno della salute mentale”, ha dichiarato ad AGI Giorgio Meneschincheri, medico specialista in medicina preventiva, presidente della onlus Friends for health e docente dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.

A cosa prestare attenzione

Insomma, dall’antico gioco della pallacorda nelle corti medievali fino alla nascita del primo torneo a più Nazioni di Wimbledon nel 1877, il tennis non solo è uno sport amato da molti, dinamico e coinvolgente, ma è anche estremamente benefico. Vale però la pena ricordare che il suo esercizio richiede non solo abilità tecniche, ma anche un corpo preparato, forte, flessibile e resistente: ogni volta che un giocatore colpisce la palla, il suo corpo si sottopone a uno stress fisico significativo e si espone a possibili danni a muscoli e articolazioni. Con la giusta preparazione e attenzione, anche i principianti possono minimizzare il rischio e massimizzare le prestazioni. “Gli infortuni più comuni negli sport da racchetta sono quelli al ginocchio, alla spalla e al gomito che colpiscono fino al 50% dei giocatori. In particolare per i tennisti i problemi principali sono focalizzati sul gomito (il famoso gomito del tennista) che può causare dolore e limitare la mobilità del braccio, rendendo difficile eseguire alcune azioni come servire o colpire il backhand”, ci spiega Salvatore Praino, ex tennista professionista e maestro di tennis all’Aspria Harbour Club di Milano. È fondamentale eseguire esercizi di riscaldamento prima di ogni partita o allenamento per preparare il corpo allo sforzo fisico. Quelli di stretching sono utili per migliorare la flessibilità e ridurre il rischio di lesioni muscolari, mentre gli esercizi di coordinazione aumentano la precisione e la tecnica durante il gioco, riducendo il rischio di lesioni causate da movimenti non corretti. Quanto agli esercizi di forza, la loro funzione è quella di sviluppare la resistenza muscolare e migliorare la stabilità articolare a favore dei muscoli del braccio, dell'avambraccio e del ginocchio. Qui di seguito potete trovare una serie di esercizi studiati dagli esperti Aspria Harbour Club di Milano da mettere in pratica prima di iniziare un allenamento.

Squat su fitball

Si posiziona la fitball contro un muro e si poggia la schiena su di essa. Mantenendo i piedi ben piantati a terra, si esegue una serie di squat, abbassando il corpo fino a quando le cosce sono parallele al pavimento e poi tornando alla posizione eretta.

Mountain climber

Esercizio di cardio e forza che coinvolge il movimento delle gambe in un movimento simile alla corsa. Si inizia in posizione plank, con le mani posizionate sotto le spalle e le gambe tese dietro di sé. Si porta poi una gamba alla volta verso il petto, alternando velocemente le gambe in un movimento fluido e continuo.

Rotazione del busto con elastico

I lavori con gli elastici son fondamentali per rinforzare la spalla prima di ogni allenamento e partita. Tenere l'elastico tra le mani, portando le braccia davanti al petto, e ruotare il busto da un lato all'altro, mantenendo le braccia tese e l'addome contratto.

Bicipiti con manubrio

Tenere un manubrio in ogni mano, e sollevare i pesi verso le spalle mantenendo i gomiti vicini al corpo e controllando il movimento in entrambe le direzioni.

Piegamenti

Esercizio che coinvolge braccia e petto. Si inizia in posizione plank, quindi si piegano le braccia portando il corpo verso il pavimento e poi si spinge il corpo indietro continuando a mantenere la posizione di plank.

Plank su fitball

Si posiziona la fitball sotto le gambe, mantenendo le mani sulla terra. Si solleva il corpo in posizione plank, mantenendo il core contratto e il corpo in linea retta.

Step up

Esercizio per le gambe che utilizza un gradino o una piattaforma stabile posizionati davanti a sé; salire sul supporto con una gamba alla volta, alternando le gambe.

Squat

Per gambe e glutei, si posizionano i piedi alla larghezza delle spalle o leggermente più larghi, si abbassa il corpo piegando le ginocchia, mantenendo il peso sui talloni e la schiena dritta, quindi si torna alla posizione eretta. Infine, dopo una lunga partita o un intenso allenamento, è fondamentale dedicare del tempo al recupero attivo, affiancato ad una dieta equilibrata ed idratante che può servire a favorire il recupero muscolare e la riparazione dei tessuti danneggiati e sotto sforzo.

Last but not least, da non dimenticare tutto il necessario da portare sul campo rosso per allenarsi con stile. Ecco la nostra scelta, disponibile online.

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